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Archive for the ‘dolore’ Category

Il dolore è il mezzo attraverso cui il corpo ci informa di una condizione di danno, è il suo modo per gridare a se stesso “aiuto”. E’ pertanto una benedizione, un sistema – quasi – infallibile a cui dobbiamo esser grati.
Eppure, l’unica cosa che percepiamo è che quella sensazione così spiacevole è qualcosa di completamente estraneo a noi stessi, qualcosa che non ci appartiene, e l’unica cosa che vogliamo è smettere immediatamente di provarlo, cacciarlo via.

Non riusciamo a pensare ad altro. E se potessimo tornare indietro e dipendesse da noi e dal nostro comportamento, faremmo di tutto per evitare che si scateni.
Cerchiamo senza sosta una ragione, una causa plausibile per quello che proviamo, una logica spiegazione, ci affanniamo per capire.
E sia il nostro un dolore psichico o fisico, se è davvero insostenibile, cerchiamo incessantemente una cura, un modo per alleviare la nostra pena, e saremmo disposti a tutto per farlo.

Crediamo di sapere cosa ci farà stare meglio e vorremmo trovar da soli un rimedio, mentre cerchiamo di reagire; altre volte, esausti, non possiamo far altro che affidarsi agli altri, a chiunque ci rassicuri che passerà.
L’unica cosa che desideriamo è non sentire mai più quel dolore; raccomandiamo a noi stessi di non dimenticare quel momento, di usarlo come promemoria ogniqualvolta ci lamentiamo inutilmente del maltempo o del troppo da fare.
Ma poi quasi mai lo facciamo; se il recupero è completo probabilmente ce ne dimenticheremo quasi del tutto, o il ricordo comunque perderà il suo potere evocativo. L’esperienza dolorosa è qualcosa che rifiutamo nel momento stesso in cui ci sentiamo bene, e di cui ci rammentiamo solo quando succederà di nuovo.

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