Cose a cui mi capita di pensare.
Penso a quei tristi mozziconi che restano dopo aver appuntato quasi tutta la matita; non si riescono neanche più a tenere in mano, eppure io non ho mai avuto il coraggio di buttarli. O a quelle ciocche sulla nuca che – per chi ha i capelli lunghi abbastanza, ovviamente – crescono ribelli e con un andamento completamente diverso dalle altre, che mi soffermo a guardarle e quasi mi dispiace coprirle col resto della chioma. Penso all’ultimissima nota di una canzone che spesso non viene ascoltata, alla poca visibilità del rigo finale della postfazione di un libro, all’ultimo nome che compare nei titoli di coda di un film. E poi, all’ultima pagina di quaderno non scritta; l’alunno nel banco dell’ultima fila, silenzioso, non così tanto da destare preoccupazione, ma abbastanza da passare inosservato; quel maglione coi fili tirati sullo scaffale di un negozio, che nessuno sceglierà.
Ho sempre avuto un debole per i potenziali inespressi, per la riservatezza, le persone un po’ taciturne, per gli oggetti dimenticati che rischiano di cadere in disuso. Le forme di vita nascoste ad un occhio poco attento, timide ma a loro modo presenti, si sono sempre meritate un piccolo posto nelle mie quotidiane considerazioni. Farci caso è un modo come un altro per tenere i piedi a terra e allenare la vista e la sensibilità.
condivido il post.
bel blog.
grazie!
Mi sono ritrovato molto in questa attenzione ai particolari, alle potenzialità inespresse delle cose. L’attenzione è l’arte della vista.
Una massima che mi segnerò. Grazie.
Splendido post… Denota un animo sensibile…complimenti, mi piacciono tantissimo le cose che scrivi 🙂
Grazie 🙂
Mi sono ritrovata qui per caso. E in quello che scrivi qui c’è un po’ di me, in quanto persona timida, e proprio per questo attenta a tutte quelle cose che stanno dietro l’apparenza. O a quelle persone che, leggere ed inosservate, costruiscono un’esistenza piena di cose che in pochi vedranno, cose delle quali poi non puoi più fare a meno, e che agli occhi di chi le sa guardare per davvero assumono un’importanza incredibile, proprio perché così rare.
E’ così bello vedere il potenziale inespresso di tutte queste cose. O almeno provarci.